domenica 30 maggio 2021

I 4 step per una spesa intelligente


Prendi un carrello, qualche idea e si parte! Anche se ci provi ... è del tutto inutile rimandare il fatidico momento della spesa. Come al cuor non si comanda, neppure alla fame! anzi, se brontola la pancia è molto, molto peggio. La tua testa è pervasa da un campanello che suona così forte, ti disturba, ti assilla, il frigorifero è vuoto e tu non hai altra scelta che correre veloce al supermercato più vicino a comprare qualcosa da mangiare. Questo è ciò che accade alla stragrande maggioranza degli esseri umani almeno una volta a settimana per 365 giorni l'anno. Una serie di puntate tutte uguali che si ripetono di continuo ogni settimana, ogni mese, ogni anno. 

Starete pensando "che barba!" ma sappiate che negli stessi 365 giorni c'è chi invece deve fare i conti con una sfida che può sembrare piccola ma a volte è grande come una casa: come faccio a fare la spesa? Non tutte le persone con disabilità hanno la fortuna di riuscirci in autonomia, ma soprattutto per quelle che vivono da sole il problema, non si può negare, c'è eccome! Io stessa mi trovo di fronte a questo dilemma ogni volta che apro il mio frigorifero e mi accorgo della moria di pietanze. Fare la spesa non è una cosa che mi fa impazzire. Alle volte cerco le strategie più impossibili e preparo piatti improvvisati che nessuno, e ribadisco nessuno, vorrebbe mangiare! Tutto per cosa? accettare inevitabilmente l'idea che non c'è proprio nulla da fare: che lo voglia o meno, devo andare al supermercato. Tuttavia negli ultimi tempi ho trovato un modo per vivere al meglio questo momento. Lascio qui qualche suggerimento, chissà che magari potrà tornare utile a qualcuno di voi 😉

I quattro consigli per una spesa efficace:

  1. L'appuntamento con l'accompagnatore. Il primo passo per una spesa efficace è senza dubbio mettersi d'accordo con una persona: può essere un amico, un conoscente o un volontario che ci dia la sua disponibilità. Talvolta risulta difficile far coincidere i nostri impegni con quelli del nostro accompagnatore, per questo sarebbe bene organizzarsi preventivamente, preferibilmente 4-5 giorni prima. Se poi la persona che ci accompagna al supermercato è sempre la stessa, è consigliabile fissare un appuntamento di volta in volta, ogni settimana oppure ogni 15 giorni a seconda delle vostre esigenze personali.
  2. La Lista. Prima di andare al supermercato, è importante fare una lista di ciò che serve. Esaminare dispensa e frigorifero prestando attenzione a quello che manca e a quello che si sta esaurendo. Nel fare questo suggerisco di prendere appunti sul vostro telefono in modo da poter inviare, in un secondo momento, quanto scritto alla persona che vi accompagnerà a fare la spesa. Quando creerete la vostra lista, può essere una buona strategia suddividere i prodotti in categorie, ad esempio verdura fresca, formaggi, carne e surgelati; questa soluzione può essere di grande aiuto alla persona vedente per non sprecare tempo inutile facendo su e giù per le corsie.
  3. La gestione della spesa. E' il momento di recarvi al supermercato. Il vostro accompagnatore  prenderà un carrello e vi aiuterà a fare la spesa. In genere, la cosa migliore che possiate fare è chiedere di toccare di volta in volta il prodotto che vorremmo acquistare oppure chiedere di ripetere ad alta voce il nome dell'alimento, nel momento in cui viene inserito nel carrello. Questo è un passaggio da non sottovalutare, perché è importante sentire come risulta al tatto la confezione per poterla riconoscere una volta rimasti soli e verificare che gli articoli siano corretti.
  4. Il rientro a casa. Ora che la vostra spesa è dentro i sacchetti, prendetevi il giusto tempo nel sistemare tutto nel frigorifero e nella dispensa. Vi consiglio di non fare le cose di fretta,  altrimenti è molto probabile che vi dimenticherete dove sono e impazzirete a cercarle. Personalmente utilizzo sempre lo stesso metodo di organizzazione: suddivido il frigorifero in sezioni, per esempio nel primo ripiano metto le pietanze pronte, nel secondo le verdure, nello scompartimento laterale gli affettati e così via. Lo stesso vale per la dispensa. Non potete immaginare quanto questa strategia può rivelarsi una comodità, con un notevole risparmio di tempo e pazienza.

Allora, siete pronti per correre al supermercato a fare la spesa? Fatemi sapere se i miei suggerimenti vi sono stati utili. E voi? avete qualche consiglio da darmi? postatelo nei commenti qui sotto, sarà un piacere leggervi.

Buona spesa a tutti!

venerdì 28 maggio 2021

#ilcaffèdelvenerdì - Gratitudine


Quest'oggi volevo registrare un video per farmi un caffè insieme a tutti voi, ma non ho fatto proprio in tempo. Tra l'altro non avevo neppure il mio cameraman preferito a mia disposizione... Pazienza! Io il caffè me lo gusto lo stesso anche senza video. La foto parla da sola e potrei anche non aggiungere altro. Sono nel bar vicino casa che giro e rigiro il cucchiaino nella tazzina, mia intramontabile abitudine.  

Oggi vi svelo uno dei miei segreti: come essere più felici. No, no, fermi! So che non mi potete vedere, ma non mi sono travestita da maga Circe. State tranquilli. C'è una pratica che io stessa ho sperimentato che ci permette di essere più riconoscenti verso le cose che abbiamo e le esperienze che viviamo. Come? È semplice! Ora ve la spiego... 


Se volete sentirvi più grati di ciò che la vita vi ha donato allora dovete fare vostra questa nuova abitudine che sono sicura sarà molto utile, per me lo è stato! Ogni sera prima di andare a dormire ponetevi queste domande:

  1. Cosa mi ha reso contento/a oggi?
  2. Chi sono le persone che rendono speciale la mia vita?
  3. A cosa dico grazie?

Rispondere ha come obiettivo principale quello di tenere sempre a mente gli aspetti positivi della nostra vita che quasi sempre diamo per scontati e dimentichiamo. I benefici che si possono ottenere sono notevoli; personalmente, posso dire che sono migliorati il buon umore e l'allegria, ma soprattutto la pazienza rispetto alle difficoltà del quotidiano che tutti noi abbiamo.
Vi consiglio di provare, poi fatemi sapere se questo sistema vi è stato d'aiuto. Anche voi usate dei
trucchetti per stare meglio? Se sì, quali? Scrivetemi! Sono curiosa di leggervi 😀

martedì 25 maggio 2021

LIS una Lingua di tutti

"Primo giorno di lavoro riconosciuto dallo Stato italiano". Così ho letto sui social qualche giorno fa. A scriverlo una tra i tanti interpreti LIS, la lingua che amo di più. 

Il 19 maggio 2021 sarà per sempre ricordato come il giorno che ha riconosciuto a tutte le persone sorde e sordocieche, il diritto più importante per loro: la comunicazione. Le esperienze fatte in questi anni mi hanno insegnato il vero valore della lingua dei segni che mi ha affascinata fin dal primo momento. Non posso dire di essere una brava segnante, ma per me è molto importante poter interagire con tutti, anche con le persone che purtroppo non mi possono sentire. Proprio per questo motivo cerco sempre di apprendere il più possibile da chi questa lingua la conosce bene e di esercitarmi quando ne ho l'occasione. 

Stare vicina alle persone sordocieche che conosco mi ha dato la possibilità di capire quanto sia fondamentale per un essere umano la libertà di espressione. Ognuno di noi ha il proprio modo di comunicare i propri pensieri ed opinioni, ma la diversità deve essere un punto di forza e non diventare una discriminante. Questo mi ha spinta, nel mio piccolo, ad appoggiare la battaglia per l'introduzione della LIS e della LIST-LIS tattile, tra le lingue d'uso in Italia. 

Art. 34-ter DL,Decreto Sostegni "La Repubblica riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) "

Questo è il risultato di un percorso pluridecennale nel quale si sono alternate delusioni, battaglie, convegni di sensibilizzazione e manifestazioni di ogni sorta, senza successo sino ad oggi. Si è andati avanti, anche quando la burocrazia italiana, macchinosa e talvolta difficile da comprendere, rispondeva alle richieste e sollecitudini con sonore "porte in faccia" che erano pugni al cuore. Non si poteva e non si doveva continuare così: l'Italia doveva assolutamente riformarsi come il resto dei paesi europei. Un epilogo sudato per il quale è valsa la pena lottare . 

Chi si è fatto portavoce della comunità sorda è stato animato da un unico obiettivo: garantire un diritto inviolabile e abbattere le barriere della comunicazione.



domenica 23 maggio 2021

Un Amico come un Sorriso

L'amicizia è un valore estremamente importante nella vita di una persona; di una persona con disabilità in particolare. A prescindere dalle esperienze di ciascuno, con un amico si ha la possibilità di crescere, migliorarsi e imparare dai propri errori. Grazie a loro, molte volte, si riesce persino a trovare la propria strada nel mondo, ma soprattutto la propria identità. Quanto sia preziosa e, perché no, stimolante lo sanno bene i disabili che di amicizia vivono e sopravvivono. Sembra scontato dirlo, ma il semplice incontrarsi con un amico, con un volontario o qualunque altra persona che riesca a trasmettergli affetto può essere per loro un grandissimo valore aggiunto alla quotidianità.

Poi ci sono le situazioni di disabilità più gravi dove anche semplici momenti possono trasformarsi in risorse umane di inestimabile valore: diventa il "ponte di contatto" tra loro e il mondo esterno. Io penso all'amicizia come ad un legame prezioso che assomiglia all'amore. Ci coinvolge, ci invita ad esprimere i nostri sentimenti più profondi, non ci giudica e ci protegge, qualsiasi sono le nostre scelte. 

Come per tutti la vita è una ricerca di chi sta sulla nostra lunghezza d'onda e quando trovi un amico con la A maiuscola ti senti al sicuro. Se ti capita, chiedilo ad una persona con disabilità: ti risponderà con un sorriso che vale più di mille parole 😀



E ti convincerà a non arrenderti

Anche le volte che rincorri l′impossibile

Perché lui ha, l'amico ha

Il saper vivere che manca a te

Ti spinge a correre, ti lascia vincere

Perché è un amico punto e basta

venerdì 21 maggio 2021

#ilcaffèdelvenerdì - Il coraggio di Sognare

Il caffè è pronto e voi siete pronti? Il venerdì pomeriggio sarà così: lo passerò insieme a voi mentre bevo la mia bevanda calda preferita. Oggi parleremo di... sogni! 

“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.” – Paulo Coelho. 

Parto col chiedervi se c'è qualcuno che non ha un sogno che vorrebbe realizzare. Non c'è bisogno di essere un'indovina arrivata da chissà dove per sapere che su questo pianeta per tutti c'è qualcosa che fa battere forte il cuore. Addirittura c'è chi ne ha più di uno, molto spesso chiusi nel cassetto degli "obiettivi impossibili". Vi siete mai chiesti come cambia il nostro modo di vedere le cose, man mano che cresciamo? Da piccoli ci insegnano l'importanza di inseguire i propri sogni, ma poi diventiamo grandi e il 90% di noi viene così assorbito dalla realtà che se ne dimentica presto. Di fatti le persone che realmente lo fanno sono poche, molto poche. Problemi, ostacoli, poco tempo e chi più ne ha ne metta. Ma in fondo il vero ostacolo che tutti dovrebbero riuscire ad arginare è lo scoraggiamento. 

Non ho una regola magica, ma negli anni ho imparato che i sogni si realizzano solo se ci credi veramente con tutto te stesso e lo vuoi fino in fondo. Nella vita non basta avere fortuna e talento, serve quel fuoco ardente che ti brucia dentro. Solo così si ha la forza e il coraggio per sconfiggere qualsiasi cosa. Anche per me è stato difficile capirlo, ma maturando questa convinzione, sono riuscita a realizzare due dei miei sogni più grandi e so che con mille difficoltà riuscirò a fare molto altro ancora. 

Il pensiero che vorrei condividere oggi con ciascuno di voi è di non arrendervi; se siete sulla strada giusta, continuate che presto otterrete ciò che volete. Noi siamo come le barche in mezzo al mare: non importa il tempo che ci impiegheremo e la fatica che faremo per remare, se abbiamo bene in mente il nostro obiettivo vinceremo. Mille auguri per ogni vostro sogno e avanti così... all'arrembaggio!




martedì 18 maggio 2021

La pigrizia del bastone


Giro la città a piedi, accompagnata dal mio bastone bianco e rosso. Non sempre, perché a volte mi viene un attacco di pigrizia come succede a chiunque e preferisco una compagnia in carne e ossa. Si dice che per farlo sia necessaria una buona dose di volontà, coraggio e tanta concentrazione; forse è la verità, ma, raccontando questa piccola e grande impresa quotidiana, voglio testimoniare che tutto è possibile, anche per una persona sordocieca. 

Sono io in prima persona a dirlo e lo faccio facendomi portavoce di tutti quelli che vivono la mia stessa esperienza. La prima volta che mi è stato mostrato il bastone per non vedenti ero rimasta un po' preoccupata all'idea di utilizzare uno strumento simile per muovermi in libertà; non sapevo come fare e nemmeno da dove cominciare. Era il 2011, circa sei anni dopo la diagnosi della malattia. Ora che ripenso a quel periodo ricordo con quanta timidezza mossi i primi passi alla scoperta del mondo. Il desiderio di libertà però ha prevalso sulle difficoltà e con la guida giusta sono riuscita ad imparare. 

Oggi scrivo per dare un incoraggiamento a tutti coloro che non hanno ancora trovato la forza per vivere questa esperienza così importante. Provare ne vale davvero la pena, perchè credere in se stessi e nelle proprie capacità è la strada che ci porta ad affrontare ogni situazione della vita con il sorriso. Il video che segue è la prova che con coraggio e un pizzico di ironia, si può superare ogni ostacolo ed essere una persona vincente.

lunedì 17 maggio 2021

Benvenuti!

27 anni, un sorriso stampato sulle labbra come un tatuaggio che non può cancellarsi mai. Tanti sogni, speranze, fratture, ferite, gioie e dolori. Se c'è una cosa che amo di me è proprio quel sorriso e quegli occhi che non posso vedere, ma che so essere la parte migliore di me, quella che mi permette di esprimere veramente chi sono. 

Ho una storia da raccontare e tante pagine ancora da scrivere, però parto col dire che nella mia vita ho capito che ci sono cose che scoprendole hanno davvero dell'incredibile: prima fra tutte il sapore della felicità, un sentimento che va oltre qualsiasi cosa e non conosce limiti. Penso che non sia un caso che "felicità" fa rima con "disabilità". Tutti la cerchiamo e tutti la meritiamo. Non c'è chi la merita più di altri e chi ne ha maggiormente bisogno. La felicità è un bene comune che non va precluso a nessuno. Perché prima di essere Francesca, prima di essere sordocieca, sono una persona come tante, con il mio modo di essere, il mio carattere, le mie passioni, i miei pensieri e il mio vissuto. Ormai da 15 anni ho maturato una ferma convinzione: non ci vedo, non ci sento bene, ma questo non mi impedisce di vivere come fanno tutti e di fare le mie esperienze.


Ciò che mi ha spinto a scrivere questo blog è semplicemente l'idea di restituire alle persone con disabilità il posto nel mondo che meritano. Prima di essere qualcuno, siamo persone e credo che sia giusto mettere da parte i pregiudizi, i pensieri sbagliati e talvolta anche opinioni espresse senza una piena conoscenza di ciò che siamo e attraversiamo. Non voglio assolutamente giudicare nessuno, ma soltanto dare, con forza e decisione, voce a tutte le persone che come me, nella propria vita, hanno una sfida grande da vincere.

Scrivendo questi articoli voglio in primis, fornire informazioni su certi aspetti poco conosciuti della disabilità visiva e uditiva, poi raccontare un po' di me, nei termini in cui le mie esperienze possano essere di insegnamento e incoraggiamento per altri. Tuttavia la mia scrittura non sarà incentrata esclusivamente su questo, dato che mi ritengo una ragazza molto curiosa, sempre alla ricerca di idee nuove da imparare e condividere con chi mi legge.

Sono disponibile a confrontarmi con chi avrà voglia di farlo. Mi auguro che ciò avvenga, perché questo è il mio desiderio più grande: poter trasmettere, attraverso "lascio la scia" un po' della mia positività e fiducia nella vita.