martedì 29 giugno 2021

Social senza barriere

Passi da gigante per garantire un pieno ed efficace utilizzo dei social a tutti, anche alle persone non vedenti. 

Questo è ciò di cui vorrei parlarvi oggi, una novità di cui sono estremamente fiera. Lo sono non soltanto perché questo ha colmato un desiderio che avevo da tempo, quello di essere comunicativa a 360 gradi, ma anche perché ha rappresentato una svolta significativa nel mondo della tecnologia alternativa. La notizia è spopolata dappertutto, ma in pochi hanno saputo cogliere il vero significato di questo grande passo in avanti. Il merito è tutto di Mark Zuckerberg e dei suoi collaboratori, ideatori della piattaforma più conosciuta al mondo: Facebook. Ma per me e per tutti quelli che necessitano di strumenti speciali nella vita di tutti i giorni, il traguardo raggiunto non è passato affatto inosservato. Il fondatore del social network più gettonato di tutti i tempi ha da sempre manifestato l'ambizioso proposito di raccontare, attraverso sistemi di lettura artificiali, le immagini che oramai sono diventate le nostre accompagnatrici fidate, portatrici di gioia e ricordi da imprimere nella memoria. Motivazione alle stelle per un obiettivo che vale ogni minimo sforzo. Di certo portare avanti un progetto simile non deve essere stato facile, ma Zuckerberg sapeva ciò che voleva, fin dall'inizio: abbattere le barriere oggettive che si frappongono tra il cieco e il mondo esterno. Un percorso arduo, ma che ha potuto cominciare, ovviamente non da solo, soltanto dopo aver acquisito una maggior consapevolezza delle "rogne tecnologiche" di cui le persone diversamente abili devono farsi carico ogni giorno. Comunicare resta per tutti un bisogno essenziale, soprattutto per chi come noi vive una disabilità così importante. Difficile è però oggi farsi bastare strumenti come il lettore di schermo Jaws e il display Braille; per quanto siano funzionali, non riescono a star dietro ad un'epoca completamente pervasa da foto e video. Serve fare di più perché si possa arrivare presto alla "ciliegina sulla torta" che mette tutti sullo stesso piano, disabili e non. Questa è la mission di chi lavora per Facebook, anzi queste persone sono pienamente convinte che queste sono le innovazioni del futuro, necessarie per rendere più agevole la vita di coloro che hanno qualche difficoltà in più. Sono altresì coscienti del fatto che un social potrà definirsi il migliore, sotto tutti i punti di vista, soltanto quando sarà fruibile a utenti con ogni tipo di disabilità. E il risultato di questa volontà fuori dal comune è arrivato, ancora una volta, nel 2021, che tutti ricorderemo come l'anno del ritorno alla normalità. lo spirito di iniziativa del team di Facebook era già stato premiato nel 2016 quando l'introduzione di uno strumento di intelligenza artificiale, che fornisce una descrizione dell'immagine, aveva permesso ai non vedenti di "sentire" le istantanee. Ma con gli ultimi aggiornamenti, annunciati qualche mese fa, al sistema sono state apportate migliorie di tutto rispetto. La nuova versione, infatti, si avvale di un archivio di contenuti 10 volte superiore a quella del suo predecessore. E questo consente di ottenere un riconoscimento più affidabile delle foto, anche se prive di didascalia, e descrizioni più dettagliate di attività, simboli, animali e luoghi. La novità che merita sicuramente una citazione in questo articolo è: "Il sistema al posto di descrivere una foto di gruppo con la frase 'può trattarsi di un’immagine di cinque persone' come faceva prima, ora riesce a specificare la loro posizione nella foto, di chi si tratta e cosa stanno facendo. Ma anche a evidenziare qual è il soggetto dello scatto."


domenica 27 giugno 2021

Profumo di Libertà

Se penso alla vita come ad una costellazione di centinaia di stelle, la maggioranza di queste sarà luminosa quanto basta per resistere alle turbolenze del cielo. Noi siamo esattamente così, o almeno la maggior parte delle persone. Molte volte neppure ce ne accorgiamo, ma ogni giorno siamo costantemente atterrati da sentimenti nocivi che offuscano la nostra visione sul mondo. Vivere destreggiandosi tra preoccupazioni, insoddisfazione, sofferenza e insicurezze è ormai diventata una normale consuetudine, un'amara verità di cui è difficile disfarsi. Una vita vissuta così, all'insegna del tempo che passa e che lascia dietro di sé buio, è qualcosa di inaccettabile alla quale tutti vorremmo porre rimedio, perché la felicità non sia solo un raro sorriso e qualche emozione passeggera.

Se anche tu ti riconosci in ciò che ho detto, vuol dire che sono, anzi siamo, meno soli: il profumo della libertà esiste e il primo passo che ci porterà a raggiungerla è quello di dare una svolta positiva alla tua esistenza. Per riuscirci come ci sto riuscendo io, ecco qualcosa su cui è importante riflettere:

  •  La Negatività. Ti lamenti 3000 volte al giorno? Non sei mai contento di quello che ti accade? Sei meteoropatico? Ridi poco perché pensi che è una cosa da sciocchi? Per te un sorriso è una gigantesca buca in cui "se proprio proprio devo finirci è meglio che ci casco ogni morte di Papa"? In questo modo la strada verso la libertà è sbarrata. I problemi purtroppo ci saranno sempre, fanno parte della vita e quel che possiamo fare è esserne consapevoli. Lamentarsi non porta nulla di buono, perciò ... meglio cambiare rotta, prima di schiantarsi 😁
  • La Solitudine. Per tutti la vita è una partita che va giocata giorno per giorno, ma se credi che per farlo basti solo tu, ti sbagli di grosso. Conosci il detto "l'unione fa la forza"? Scriviamolo da tutte le parti e non dimentichiamoci  mai che chi ci circonda può aiutarci a diventare una persona migliore. Non isoliamoci, per quanto sia possibile cercare di stare in compagnia con persone che ci fanno stare bene. L'ottimismo porta benefici che non puoi immaginare. Fidati di te!
  • La Perfezione Se pensiamo di essere felici soltanto quando avremo trovato la cosiddetta anima gemella, trovato il lavoro che ci piace o la casa dei nostri sogni .... beh, siamo sulla strada sbagliata. Possiamo essere felici in qualsiasi momento, ora. L'obiettivo più grande per ognuno di noi è capire che tu e soltanto tu hai in mano le chiavi del tuo futuro; il mazzo è pieno e a noi spetta scegliere quale porta aprire. Ricorda che nessuno è perfetto: ci saranno sbagli da correggere, ma sii sempre cosciente del tuo potere. Le cose possono cambiare soltanto se siamo noi i primi a volerlo.

La libertà non è solo fare ciò che si vuole, ma è anche svincolarsi dalle catene che ci tengono stretti a qualcosa che faremmo bene a lasciar andare. Non è facile essere positivi, soprattutto per chi vive una situazione di disabilità o di costrizione, l'importante credo sia mantenersi in movimento, qualsiasi sia la meta. Non ho la presunzione di insegnare a qualcuno qualcosa, ma condividere forse permette ad altri di far  tesoro di queste riflessioni. E se anche per un breve istante riuscirà a dare speranza o maggiore serenità a chi vive una simile situazione, sarà per me una gioia. 

Grazie.



venerdì 25 giugno 2021

#ilcaffèdelvenerdì - Scrivere per passione

Buonasera, ed eccomi qui dopo un'altra settimana di lavoro.
In questi giorni ho pensato molto all’argomento di cui parlare oggi pomeriggio e, alla fine, ho deciso di raccontarvi un po' di una tra le cose che mi appassionano di più: la scrittura. Mi piacerebbe potervi dire davvero tutto tutto, ma preferisco non dilungarmi troppo e concentrarmi solo sull'essenziale; perciò partirò dal capitolo della mia vita che ha visto sbocciare tutte le mie grandi passioni.

Scrivo da quando avevo 9 anni. Avevo sempre con me un blocchetto di fogli bianchi, due penne, una rossa e una nera e così, con semplicità, davo sfogo alla mia fantasia.

Il cortile dietro casa dei miei nonni prima e il tavolo di plastica bianco che troneggiava al centro del giardino di casa mia poi, sono stati i miei rifugi preferiti, gli angoli in cui poter evadere dalla frenesia della quotidianità. Passavo le giornate intere a scrivere, oltre che a leggere, tanto che talvolta mi dimenticavo persino di mangiare e quel: "È pronto!" era per me un brusco ritorno alla realtà, un tornare con i piedi per terra.

All'inizio scrivevo storielle di poco conto che raccontavano di sogni irrealizzabili e di viaggi in luoghi sconosciuti. Erano pagine che macinavano la mia voglia di leggerezza, ma ripensandoci ora, posso dirlo: non era stato proprio un esordio coi fiocchi.

Poi, per fortuna, verso i 14 anni sono passata alla poesia, perché volevo seguire le orme del mio professore di italiano delle medie. Lui ha sempre creduto molto nelle mie capacità, mi ha incoraggiata a continuare e il risultato è arrivato nel 2009, quando per la prima volta strinsi tra le mani il mio primo libro di poesie: la trasposizione in versi dei sentimenti profondi di un'adolescente che ha fatto delle parole una medicina per l'anima.

Forse dovrei dire anche che sono cresciuta pensando che scrivere fosse l'unico modo di stare al mondo e che quella fosse la mia ragione d'essere, non oserei dire l'unica ma sicuramente la più importante di tutte. Una cosa però è certa: la scrittura mi ha salvata durante il tormentato periodo della diagnosi, proteggendomi come uno scudo. Ho buttato giù davvero tante poesie, scritte così, di getto perlopiù, ma se tornassi indietro lo rifarei subito, perché tutto questo è stato il simbolo della mia rinascita.

La scrittura è l'unico momento in cui mi sento pienamente a mio agio con me stessa. Anche adesso che sono piuttosto impegnata, mi piace ritagliarmi un po' di tempo e mettermi al PC e rilassarmi.

Perché vi ho raccontato tutto questo? Perché credo che avere delle passioni sia una cosa importantissima. Non serve averne 10, 20 o 30; ne basta una capace di infondervi una gioia grande grande.

Ora mi fermo perché sennò il caffè si raffredda e mi tocca riscaldarlo al micro.

Dai, raccontatemi qualcosa di voi! Desidero molto sapere quali sono le passioni che animano la vostra vita.

Un abbracciooooooooooooooooooo amiciiiiiiiiiiii




martedì 22 giugno 2021

Alla scoperta della Moka Elettrica


Ormai è risaputo da tutti che io sia un'appassionata estimatrice del caffè. Amo alla follia questa bevanda praticamente da sempre, da quando ho iniziato a farne uso intorno ai quattordici anni. Ora è diventata parte integrante delle mie giornate, soprattutto al mattino per un dolce risveglio. Talvolta mi rimproverano perché ne bevo tanto, ma io... non riesco proprio a farne a meno!

Ho origini campane; ciò mi ha insegnato ad apprezzare l'aroma incredibile che assaporo in ogni singola tazzina e posso egoisticamente dire che lo faccio divinamente. Di frequente mi concedo una colazione al bar: sole in fronte, cornetto alla marmellata e quell'abituale caffè macchiato che mi da sempre una marcia in più... che goduria! Questi sono i momenti che preferisco: una piacevole distrazione durante il quale potersi rilassare e non pensare ai grattacapi di tutti i giorni. 

Adesso poi che vivo da sola, ogni tanto succede che qualche amico mi venga a far visita. Quando mi capita, la prima cosa che faccio è offrire un caffè ed è una gioia gustarlo in compagnia, tra una chiacchiera e l'altra. Quando sono a casa uso la moka elettrica: più comoda, ma soprattutto meno pericolosa di quella tradizionale. L'ho testata un paio di anni fa e dato che il risultato è altrettanto ottimo, è diventata una degna compagna di viaggio che mi permette di essere sempre caffeina-dipendente e autonoma. Come si usa? Semplicissimo... ve lo spiego in pochi passaggi:

Poggiandosi al lavandino, prendi la moka e riempila di acqua fino al bordo;
  1. Inserisci il filtro e aiutandoti con un cucchiaino, poni del caffè nella parte soprastante del filtro; quanto? 1 per ogni tazza + 1 per la caffettiera;
  2. Chiudi bene la moka, facendo molta attenzione ad asciugarla bene con un canovaccio pulito;
  3. Posizionala sulla base, attacca la presa e premi il pulsante di accensione;
  4. Quando il caffè sta salendo, spegni e... gustalo caldo che è una vera delizia!

Fare il caffè non è mai stato così pratico! Nel caso ti occorresse, ti ho messo qui sotto un video tutorial che ho fatto personalmente. Che dire amici.... buon caffè a tutti!



domenica 20 giugno 2021

Studiare si può

 

Studiare è  impegno, costanza, dedizione. La parola studiare presuppone anche essere sotto esame e quindi osservarsi come un’aquila, dall’alto, per raggiungere sì voti e obbiettivi, ma soprattutto individuare la giusta strada. Sono Viola e oggi ho l’onore di scrivere per e di Francesca che il 2 giugno è stata insignita del premio Angelo Ferro quale “Protagonista nello studio” per aver saputo coniugare l’uso della tecnologia nello studio senza fermarsi davanti a difficoltà e pregiudizi. 

Ricevere un premio è sicuramente gratificante: vedere riconosciuti gli sforzi, le paure, i dubbi affrontati di giorno in giorno. Perché la quotidianità per una giovane donna sordocieca, anche se celata da ampi sorrisi, a volte è buia e faticosa; ma una delle qualità di Francesca è sicuramente la resilienza, questa capacità di riorganizzare in maniera propositiva la sua vita, per elaborare periodi di sconforto o eventi traumatici.

Per chi come me ha potuto vivere - anche se marginalmente - la studentessa Francesca, avrà certamente colto l’ingegnosità di trovare un metodo di studio che potesse essere funzionale ed efficace per raggiungere dei risultati, usare la tecnologia di una barra braille o della sintesi vocale, per chi come lei ha residui uditivi, è stata l’occasione per una persona disabile, di poter affrontare in autonomia il percorso di studi fino alla laurea, confrontandosi con altri studenti e direttamente con i professori. Cose scontate? Forse. Ma saper chiedere aiuto è un grande insegnamento per tutti e vivere da sola in una residenza universitaria, comporta anche questa grande capacità di saper riconoscere di avere bisogno dell’altro. E non solo perché non si vede o non si sente, ma perché l’essere umano è un animale sociale e nell’animo vuole condividere.

Francesca è una persona che va un po’ contenuta … sforna un’idea al giorno che vorrebbe realizzare in contemporanea! Eppure questa è la sua forza. Ed è la forza anche per chi la frequenta, amici e famiglia. Di certo, io, la voglio ringraziare perché è un potente specchio di come gli ostacoli più evidenti possono essere aggirati e che la paura del pregiudizio è solo nella nostra mente e come tutte le paure siamo noi a scegliere di dargli potere. Grazie e che questo premio possa essere uno stimolo per altri giovani - e non - come Francesca che pensano non sia possibile sognare.

venerdì 18 giugno 2021

#ilcaffèdelvenerdì - Le 5 P per migliorare

Scrivo queste righe sorseggiando un buonissimo caffè. Qui è un pomeriggio di sole e sono appena tornata da una lunga passeggiata al parco. A me piace molto stare in mezzo alla natura, sentirne i profumi e i rumori che mi trasmettono un senso di benessere infinito. Purtroppo non riesco ad immergermi in questo ben di Dio spesso, però quando posso mi godo il momento intensamente.
Ora sono seduta comoda comoda e sono prontissima per parlarvi di uno dei miei argomenti preferiti.

Le 5 P per essere una persona migliore
Sì, migliorarsi è possibile sempre. Noi siamo esseri umani sempre in evoluzione; anche se a volte lo facciamo senza accorgercene, non ci stanchiamo mai di cambiare. Ogni giorno la vita ci pone di fronte a delle sfide che sta a noi scegliere se affrontare o evitare. Qualsiasi sia la nostra decisione, otterremo dei risultati: a volte sono quelli sperati, altre no. Tutto però dipende da come ci approcciamo alla vita e alle cose che ci accadono; le 5 p sono semplicemente 5 consigli per diventare una persona migliore:
1. P come passione
La passione è il motore che fa muovere tutte le cose. Mi ricordo benissimo il periodo in cui frequentavo l'università. Allora avevo un solo ed unico sogno: laurearmi in giurisprudenza. Sono stati anni intensi e, malgrado le difficoltà che ho dovuto superare, mi hanno insegnato tanto, più di quanto mi sarei aspettata all'inizio. La cosa che più di tutte mi ha portato dritta alla laurea è stata proprio questa: metterci passione in tutto quel che facevo. Chiedetevi quanto intensamente desiderate raggiungere il vostro sogno. Se volete riuscirci, dovrete lottare e lavorare con l'energia dentro di voi.
2. P come pratica
Non c'è niente che non migliori con la pratica: che sia un lavoro, un hobby, un'abitudine diventa più efficace più la si ripete nel tempo. In alcuni casi non ci riusciamo subito e occorre metterci più impegno del previsto; non importa, perché l'importante, alla fine, è tenere bene a mente il nostro obiettivo. Infatti, se ci focalizziamo sulle possibilità e non sui problemi, che talvolta si devono superare per realizzare i nostri sogni, la paura di fallire non sarà più un ostacolo e inizieremo a concepire gli errori come un'opportunità per imparare qualcosa di nuovo.
Chiedetevi cosa state facendo per realizzare i vostri obiettivi. Se volete raggiungerli, trovate un modo per farlo e agite da subito.
3. P come positività
Essere positivi è molto importante, perché ci aiuta a superare i fastidi della quotidianità e a guardare la vita con occhi ottimisti. Non sempre è facile sradicare il pessimismo che spesso e volentieri dilaga nelle nostre giornate. Ognuno di noi fa del suo meglio per non farsi trascinare dalle circostanze spiacevoli che possono influire negativamente sui nostri pensieri e non farci stare bene.
Chiedetevi come state affrontando la vostra vita. Un buon atteggiamento mentale è la chiave che vi porterà dove volete arrivare.
4. P come crescita personale
La crescita personale è un percorso che accompagna ogni fase della nostra esistenza. Tutti viviamo con l'obiettivo di raggiungerla, perché non c'è persona al mondo che non desideri arrivare ad un punto di maturità tale da essere completa. È una strada lunga in cui le scelte e le decisioni giocano un ruolo fondamentale, in quanto definiscono il nostro carattere e ciò che vogliamo realmente essere.
Chiedetevi dove vi porterà ciò che state facendo. Se volete realizzare qualcosa che non avete mai fatto prima, è necessario che cresciate voi come persone.
5. P come perseveranza
La perseveranza non è altro che un ponte che mette in comunicazione noi con quello che desideriamo ottenere. Tutti sappiamo che essere perseveranti nei nostri sogni e nei nostri obiettivi è importante, però sono pochi coloro che hanno veramente fatto proprio questo concetto. Sapete qual è il segreto numero 1 delle persone che hanno successo? Non mollare mai. Non ci sono altre regole da seguire.
Chiediti se sei una persona che molla. Scoprirai la risposta nel profondo del tuo cuore, ma ricorda che è soltanto dalle azioni che potrai avere risultati. Prima di salutarvi e lasciarvi gustare il vostro caffè tranquilli, ci tengo a precisare che questi consigli sono stati presi da un cd che ogni tanto mi piace ascoltare. Non tutti lo sanno, ma da un po' di tempo a questa parte sto facendo un percorso di crescita personale che mi sta dando delle belle soddisfazioni. Per questo motivo ho deciso di condividere alcune chicche che per me sono state un insegnamento fondamentale. Spero di aver fatto cosa gradita.            




martedì 15 giugno 2021

La mia Essenza




È la luce di ogni giorno,
da sempre la mia forza, il mio coraggio;
dà colore alla mia vita e a tutte le mie speranze
come un sorriso invisibile
che è gioia, pace e amore.
In una sola parola: la musica
la mia essenza  

È inimmaginabile la potenza di sette note che si intrecciano una dopo l'altra, in un ricamo che è armonia, pace, il riflesso di qualcosa di davvero indescrivibile. Una sensazione che provo tuttora a distanza di tanti anni da quella prima volta. Quell'insicuro "Fra Martino" suonato su un pianoforte prestato che non aveva neppure il leggìo, mi aprì un mondo, tutta la mia vita. 

Mio nonno come primo insegnante fu spettacolare; mi trasmise tutta la sua passione che divenne presto anche la mia. Studiai per diversi anni pianoforte all'accademia musicale del mio paese e dopo, mi perfezionai grazie all'aiuto di musicisti di talento ed attraverso i loro insegnamenti, ho saputo far germogliare quel fiore che stava sbocciando dentro di me. Sono grata a loro per il tempo e la pazienza che mi hanno dedicato e sono profondamente onorata di aver potuto attingere ad una simile professionalità che mi ha resa una persona migliore.
Il pianoforte, e la musica in generale, mi ha dato tantissime gioie ed è stato sempre motivo di orgoglio e mi ha fatto sentire più vicina a mio nonno: la mia guida per eccellenza. Non c'è volta che quando suono non pensi a lui. Ed ogni mio passo, ogni piccolo successo è anche il suo, perché so che da lassù mi guarda come fece ai miei esordi. 

La musica è stata la mia consolazione, la mia salvezza nei momenti difficili. Uno sfogo a cui aggrapparsi quando tutto sembra andare storto. Su quelle sette note ho suonato tutta la mia vita, nel bene e nel male e non mi pento di niente, perché l'emozione che si prova quando si scorge di nuovo la luce... non ha prezzo. Ho dei bellissimi ricordi che mi legheranno per sempre al pianoforte, uno in particolare torna spesso alla mia mente: quando suonai "Vivimi" di Laura Pausini (la riproduzione è nel video) nella sala centrale dello storico Caffè Pedrocchi di Padova. È stato un momento emozionante e inaspettato e mi rende ancora più felice sapere che quel ricordo è vivo nel cuore delle persone presenti in quell'occasione. 

Quindi non lasciamo andare le nostre passioni, coltiviamole giorno per giorno, hanno bisogno di cure costanti e soprattutto di un cuore che crede in loro.






domenica 13 giugno 2021

Metodo Marie Kondo per non vedenti

Sono ormai passati quasi 4 anni da quando presi coraggio e andai a vivere da sola. All'inizio non fu facile... un sacco di cose nuove da imparare, tanti pensieri per la testa, ma la domanda che più di tutte mi posi un'infinità di volte fu: come faccio a piegare perfettamente i vestiti? 

Ogni giorno aprivo il mio armadio rimpiangendo di non avere vicino la mamma, sempre pronta a mettere tutto in ordine al posto mio. Quando mi trovavo a sistemare i cassetti era un vero inferno per me... non ci capivo più niente! Mettevo, toglievo e rimettevo i vestiti piegati, ma, nonostante i miei sforzi, il risultato lasciava proprio a desiderare. Rinunciare? Ma quando mai! Fortuna che in quel periodo stavo frequentando un percorso di orientamento e mobilità e il mio insegnante, persona splendida che ringrazierò a vita, mi svelò un metodo fantastico che risolse tutti i miei problemi alla grande!

Se stai ancora cercando di capire come piegare i tuoi vestiti alla perfezione, eccoti una miniguida che ti spiega passo a passo come faccio io:

  1. Sbatti la maglietta che vuoi ripiegare in modo da eliminare il grosso delle stropicciature;
  2. Stendila sul letto per togliere le pieghe rimanenti;
  3. Posiziona una rivista al centro del tronco della maglietta partendo dal collo;
  4. Piega una manica sulla rivista così da sovrapporre più facilmente il lato corrispondente del tronco;
  5. Fai la stessa cosa dall'altra parte;
  6. Metti entrambe le maniche sulla fessura che si crea quando pieghi i lati del tronco;
  7. Ultimo passo: fai combaciare il fondo della maglietta con la parte superiore.
E voilà... maglietta pronta per essere sistemata! 

Se leggere le spiegazioni non vi aiuta con il video tutorial che potete trovare in questa pagina forse avrete le idee più chiare su come piegare vestiti ed altre cose. Provate e fatemi sapere se anche per voi questo metodo è fenomenale!


venerdì 11 giugno 2021

#ilcaffèdelvenerdì - La voce del cuore

Oggi inizio il nostro appuntamento caffeinoso citandovi due frasi a cui sono particolarmente legata:

"Credi in te, ascolta il tuo cuore
Fai quel che dice anche se fa soffrire
Chiudi gli occhi e poi tu lasciati andare
Prova a volare oltre questo dolore
Non ti ingannerai
Se ascolti il tuo cuore
Apri le braccia quasi fino a toccare
Ogni mano, ogni speranza, ogni sogno che vuoi
Perché poi ti porterà fino al cuore di ognuno di noi"
"Lancia il tuo cuore davanti a te, e corri a raggiungerlo."

La prima citazione è tratta da "Ascolta il tuo cuore", una canzone meravigliosa di Laura Pausini, la stella che tutto il mondo ci invidia: nata in un piccolo paese della Romagna, è cresciuta con un sogno che l'ha portata a calcare i più grandi palcoscenici.

Io amo molto la musica in generale, ma le sue parole per me hanno sempre rivestito un ruolo importante; dal profondo significato, mi hanno incoraggiata nei momenti difficili, insegnandomi a credere di più in me stessa e a non smettere mai di inseguire i miei sogni.

La seconda, invece, è un proverbio arabo che conosco da poco, ma che da subito mi ha incuriosita. Penso che la semplicità sia il mezzo migliore per esprimere anche i concetti più complicati e questa frase ne è la dimostrazione. Rileggerla mi trasmette coraggio e in particolare mi fa comprendere che a volte ne basta un pizzico per ottenere i risultati che si desiderano. Spesso e volentieri quelli che non fanno uso delle proprie potenzialità si perdono opportunità importanti.

Ho condiviso queste due frasi principalmente per tre motivi:

1. sono un'appassionata di aforismi e citazioni e credo fermamente che le parole siano uno strumento essenziale per esprimere i nostri pensieri e le nostre emozioni;

2. sono convinta che in molti casi il nostro cervello si trovi più nel nostro cuore che nella nostra testa;

3. desidero incoraggiare ciascuno di voi ad ascoltarvi di più e seguire i vostri istinti che vi porteranno sicuramente sulla strada giusta.

Credo che sia capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di sentirsi rispondere da un amico o una persona cara: "ascolta il tuo cuore". Quel consiglio che ci sembra banale nel momento in cui ci troviamo ad affrontare una situazione difficile, quasi sempre si rivela una vera benedizione. Questo perché quando si fa quello che il cuore ci suggerisce non si sbaglia mai.

La cosa che però dovremmo imparare a fare, forse la più importante, è lasciarsi andare e cercare di seguire le nostre aspirazioni, i nostri sogni e i nostri desideri senza cadere nella trappola chiamata "giudizio". Non fraintendetemi, non possiamo vivere senza conoscere le opinioni delle persone che ci stanno vicino, soprattutto perché ci aiutano a capire ciò che vogliamo realmente; quello che dovremmo riuscire tutti a fare, io per prima, è non lasciarci abbattere e passare oltre chi frena i nostri sogni.

Per ascoltare il cuore, la radice dei nostri pensieri, il motore che ci fa superare ogni ostacolo, i passi che bisogna fare sono:

1. accettarsi per le persone che siamo e riconoscere i nostri pregi e i nostri difetti senza vergogna e senza dubitare mai delle nostre capacità;

2. guardarsi dentro e chiarire che cosa desideriamo per davvero noi, senza farci influenzare da ciò che ci dicono gli altri;

3. ingranare la marcia e fare di tutto per realizzare i nostri obiettivi.

Non so cosa ne pensiate voi, ma questo secondo me è l'unico modo per essere felici.



martedì 8 giugno 2021

#chiacchieresudime - In Principio Francesca

Sì, è proprio così... vorrei raccontarvi la mia storia dal principio, perché la cosa che più desidero in questo momento è farmi conoscere meglio. Spero che non vi dispiaccia, ma oggi sono in vena di ricordi; quasi 28 anni da scrivere, descrivere e narrare con gli occhi di una ragazza, ormai diventata una donna, che ama la vita sopra ad ogni cosa. 

Chi mi conosce sa che chiacchiero molto, sono estroversa e mi piace stare a contatto con le persone. Ho un sacco di amicizie sparse qua e là per l'Italia, una famiglia numerosa che mi ama e mi supporta e una voglia infinita di incontrare altri mille sorrisi. Io però non sono solo questo o meglio questa è la parte di me che più o meno conoscono tutti. 

So che vi sembrerà strano, ma esiste anche una Francesca introversa che convive con una solitudine serena di cui non riesce proprio a fare a meno. Sono così da quando ne ho memoria. Fin da piccola ho sempre preferito leggere un buon libro e guardare la televisione piuttosto che uscire in giardino a giocare con i vicini. Questo mio modo di essere non è mai cambiato negli anni, ma ciò non è stato comunque un ostacolo nella creazione di relazioni importanti.
Non saprei dire quante siano le mie passioni. Contarle sulle dita di una mano sarebbe davvero impossibile, perché ne ho tantissime. Sono una persona creativa e costantemente alla ricerca di qualcosa di nuovo da imparare. Traggo sempre il meglio da ogni esperienza, non mi do mai per scontata e per me le sfide sono bombe di positività che mi aiutano a crescere e migliorare. Adoro scrivere, leggere, studiare, passeggiare, cucinare, cucire e suonare. In tutto quel che faccio, cerco sempre di mettere energia, impegno e costanza. A volte ci riesco, altre no; sono umana e capita anche a me, come a tutti, di sbagliare. 

Le informazioni sono il mio pane quotidiano: divoro libri, guardo tantissimi video su YouTube e navigo spesso in internet. Mi piace conoscere e imparare di tutto: tecnologia, musica, cucina, moda, storia, viaggi e crescita personale. Non sono mai stanca di conoscere, mi faccio 3000 domande al minuto e ciò che mi spinge oltre i miei limiti è la costante voglia di apprendere.
Nella mia storia c'è un po' di tutto... lo capirete leggendo. Non vi anticipo nulla! Io sono pronta ad aprire il mio cuore e voi siete pronti a partire per il viaggio della mia vita? Se è così, bene! 

La prossima volta vi racconterò dove sono nata... siete curiosi?


domenica 6 giugno 2021

Oltre ogni ostacolo

"Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi." Questo è il messaggio, vero e profondo, che ci ha lasciato in eredità Helen, la donna che ha cambiato per sempre il mio modo di vedere la disabilità. A tutti coloro che non sanno di chi sto parlando consiglierei di proseguire nella lettura di questo articolo, perché vi darà la possibilità di riflettere come è stato per me quando la conobbi per la prima volta.

Mi sarebbe piaciuto tantissimo poterla incontrare, condividere con lei le mie esperienze, chiederle consiglio, un incoraggiamento. Purtroppo è stata figlia di un'epoca ormai lontana, ma nonostante questo ha saputo lasciare il segno nel mondo, un segno indelebile che resta anche oggi nel 2021.

Helen Adams Keller è la protagonista di una storia straordinaria che è un esempio per tutti quelli che vivono una disabilità, qualsiasi essa sia. Nata in Alabama il 27 giugno 1880, per una malattia contratta da piccolissima divenne sordocieca. Da una volontà fuori dal comune e grazie all'aiuto di un'insegnante, riuscì a portare luce nella sua vita. Fu la prima persona non vedente a laurearsi negli States, un'affermata scrittrice, attivista politica ma soprattutto, pioniera dei diritti delle donne in un tempo dove le pari opportunità non erano ancora riconosciute. Girò ovunque e conobbe tantissima gente e personalità di spicco in ogni angolo del mondo; lo fece con un solo e importante obiettivo: dare voce alle persone sordocieche.

Questa grande donna, con coraggio e determinazione, ha rivoluzionato la società del XIX secolo, l'epoca in cui è vissuta. Con il suo gesto ha dato una speranza a tutti noi e per questo le dobbiamo essere soltanto grati. La sua storia mi ha toccato profondamente il cuore e sono sicura che anche per voi sia lo stesso. Da lei ho imparato tantissimo, una cosa in particolare: la disabilità non deve diventare un punto di svantaggio, bensì un punto di forza. Ho elaborato questa convinzione dopo aver letto la sua biografia e dopo aver visto il film "Anna dei miracoli", una pellicola meravigliosa. Se desiderate approfondire la sua storia, questi ultimi sono un buon punto di partenza.





venerdì 4 giugno 2021

#ilcaffèdelvenerdì - La radio della Vita

Voi non potete lontanamente immaginare quanto io aspetti con ansia che arrivi il venerdì. Ogni settimana è una folata di vento che scorre via veloce. Ogni giorno sono piena di cose da fare, ma un posticino per la scrittura lo trovo sempre. Per me non c'è niente di più bello che fare le cose che amo come lasciarvi un pensiero che possa addolcire la vostra giornata. 

So perfettamente quanto sia difficile vivere con serenità... le preoccupazioni e lo stress ahimè, appartengono ormai un po' a tutti e non ci resta che essere resilienti e tener duro. Proprio per questo vorrei far mio il compito di regalarvi una distrazione, anche se piccola, in mezzo al caos quotidiano ed oggi lo faccio condividendo una mia poesia di qualche tempo fa. 

Mi piacerebbe che la leggeste lasciando da parte per un attimo i problemi della vostra quotidianità. Spero tanto le mie parole possano in qualche modo infondere coraggio. 

Alzo il volume, la musica suona, rimbomba nell'anima inacidita dal tempo che passa, vola e fugge via.
Domani è così lontano, questo futuro è un'incertezza per chi ama, vive e annaspa dentro i ritmi di un qualcosa che non si spiega e qualcuno nemmeno ci prova.

La radio della vita gira, gira continuamente suoni, voci e tante speranze a cui aggrapparsi. Ed ora è assai importante finchè non vi sarà fine.

martedì 1 giugno 2021

La mia forza

Un abbraccio in cui affondare l'anima. Le cose di una vita vissute giorno per giorno. La sincerità e l'amore per quello che si ha senza rimpianto, rimorso, amarezza, cattiveria, senza quella paura che non ci fa andare oltre ad ogni ostacolo, sono l'insegnamento più vero che io abbia mai ricevuto. Lei è forza, coraggio, determinazione, sorriso, costanza. Lei con quel carattere così particolare ha tracciato un segno indelebile nella mia vita e ancora oggi sono qui, seduta al suo fianco, a cogliere tutto quello che mi manca da imparare sul mondo. Lei mi ha dato tutto e più di quello che avrebbe dovuto. Le sue gioie e i suoi dolori ora sono parte di me, perché sono il mio punto di partenza per sognare un futuro migliore. Mi ha raccontato la sua storia un'infinità di volte, ma ancora non mi basta. Voglio vivere la vita al massimo e per farlo ho bisogno di lei, perché è dai suoi valori così puri che io posso imparare ciò che mi serve sapere. 

Anche oggi - 82 anni compiuti lo scorso aprile - è una forza inarrestabile che non si ferma davanti a nessuna difficoltà! Quando vuole qualcosa, i suoi acciacchi da "tenera vecchietta" non le pesano affatto e non c'è verso di farle cambiare idea. Qualsiasi cosa accada lei è sempre qui, fianco a fianco, tra me e il mio destino. 

Grazie Nonna per i 10185 giorni meravigliosi che mi hai donato 💓