martedì 29 giugno 2021

Social senza barriere

Passi da gigante per garantire un pieno ed efficace utilizzo dei social a tutti, anche alle persone non vedenti. 

Questo è ciò di cui vorrei parlarvi oggi, una novità di cui sono estremamente fiera. Lo sono non soltanto perché questo ha colmato un desiderio che avevo da tempo, quello di essere comunicativa a 360 gradi, ma anche perché ha rappresentato una svolta significativa nel mondo della tecnologia alternativa. La notizia è spopolata dappertutto, ma in pochi hanno saputo cogliere il vero significato di questo grande passo in avanti. Il merito è tutto di Mark Zuckerberg e dei suoi collaboratori, ideatori della piattaforma più conosciuta al mondo: Facebook. Ma per me e per tutti quelli che necessitano di strumenti speciali nella vita di tutti i giorni, il traguardo raggiunto non è passato affatto inosservato. Il fondatore del social network più gettonato di tutti i tempi ha da sempre manifestato l'ambizioso proposito di raccontare, attraverso sistemi di lettura artificiali, le immagini che oramai sono diventate le nostre accompagnatrici fidate, portatrici di gioia e ricordi da imprimere nella memoria. Motivazione alle stelle per un obiettivo che vale ogni minimo sforzo. Di certo portare avanti un progetto simile non deve essere stato facile, ma Zuckerberg sapeva ciò che voleva, fin dall'inizio: abbattere le barriere oggettive che si frappongono tra il cieco e il mondo esterno. Un percorso arduo, ma che ha potuto cominciare, ovviamente non da solo, soltanto dopo aver acquisito una maggior consapevolezza delle "rogne tecnologiche" di cui le persone diversamente abili devono farsi carico ogni giorno. Comunicare resta per tutti un bisogno essenziale, soprattutto per chi come noi vive una disabilità così importante. Difficile è però oggi farsi bastare strumenti come il lettore di schermo Jaws e il display Braille; per quanto siano funzionali, non riescono a star dietro ad un'epoca completamente pervasa da foto e video. Serve fare di più perché si possa arrivare presto alla "ciliegina sulla torta" che mette tutti sullo stesso piano, disabili e non. Questa è la mission di chi lavora per Facebook, anzi queste persone sono pienamente convinte che queste sono le innovazioni del futuro, necessarie per rendere più agevole la vita di coloro che hanno qualche difficoltà in più. Sono altresì coscienti del fatto che un social potrà definirsi il migliore, sotto tutti i punti di vista, soltanto quando sarà fruibile a utenti con ogni tipo di disabilità. E il risultato di questa volontà fuori dal comune è arrivato, ancora una volta, nel 2021, che tutti ricorderemo come l'anno del ritorno alla normalità. lo spirito di iniziativa del team di Facebook era già stato premiato nel 2016 quando l'introduzione di uno strumento di intelligenza artificiale, che fornisce una descrizione dell'immagine, aveva permesso ai non vedenti di "sentire" le istantanee. Ma con gli ultimi aggiornamenti, annunciati qualche mese fa, al sistema sono state apportate migliorie di tutto rispetto. La nuova versione, infatti, si avvale di un archivio di contenuti 10 volte superiore a quella del suo predecessore. E questo consente di ottenere un riconoscimento più affidabile delle foto, anche se prive di didascalia, e descrizioni più dettagliate di attività, simboli, animali e luoghi. La novità che merita sicuramente una citazione in questo articolo è: "Il sistema al posto di descrivere una foto di gruppo con la frase 'può trattarsi di un’immagine di cinque persone' come faceva prima, ora riesce a specificare la loro posizione nella foto, di chi si tratta e cosa stanno facendo. Ma anche a evidenziare qual è il soggetto dello scatto."


1 commento:

  1. Un bell'esempio di come la tecnologia possa aiutarci a superare le nostre barriere😊

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